PROGETTO
Repertorio della scrittura delle religiose nell'epoca della Controriforma
Alessandra Ferraro (Università di Udine)
Un corpus "invisibilizzato"
Ci siamo adoperati per far emergere un corpus "invisibilizzato", poiché, nell'insieme degli scritti delle religiose, produzione, circolazione e conservazione sono state filtrate e riconfigurate da dispositivi ecclesiastici ed editoriali.
Si tratta, nella maggior parte dei casi, di testi spesso commissionati da un direttore spirituale, pubblicati post mortem in Vite e raccolte agiografiche con la firma di ecclesiastici, dove l'autorialità femminile si dissolve in una narrazione pia. In questi volumi, il rispetto dell'originale è spesso debole; i brani sono tagliati, corretti, riscritti, inseriti "come prove" (lunghi estratti autografi citati dall'agiografo), mentre gli autografi si perdono o sono scomparsi nelle vicissitudini degli archivi conventuali.
Composizioni plurali
Questa catena di mediazioni editoriali produce "composizioni plurali" in cui la voce delle religiose è incastonata, frammentata, ricondotta alla conformità dottrinale, fino a rendere irriconoscibile la parte di scrittura loro propria.
Il nostro repertorio esplicita tale logica: ricostruisce i testi a partire da frammenti agiografici, misura la quota di intervento editoriale imposta dai chierici e descrive l'enunciazione (ricorrendo agli strumenti della narratologia e della stilistica) per restituire, per quanto possibile, la voce e la responsabilità d'autore delle donne alle quali tale autorità fu negata.
Corpus
Il repertorio descrive l'intera produzione scritta delle religiose: corrispondenza, relazioni e racconti spirituali, meditazioni, commenti, sermoni, biografie, ritiri, ma anche cronache conventuali, regole e costituzioni, scritti pedagogici, trattati, poesie, atti amministrativi, raccolte collettive e testi pubblicati per mediazione.
Questa estensione risponde a un'evidenza storiografica: i contributi delle autrici sono spesso circolati sotto altri nomi o entro cornici editoriali maschili, rendendo necessario un censimento trasversale di generi e supporti.
Perimetro cronologico e geografico
Periodo: Copriamo prioritariamente il periodo 1601-1720; questi limiti, fondati su precisi riferimenti testuali e storici, vanno dalla pubblicazione in francese della Vida di Teresa d'Ávila (1601, prototipo di genere) all'estinzione progressiva del grande slancio mistico dopo la condanna del quietismo (1720).
Geografia: Il corpus è transnazionale: Francia, Belgio, Svizzera, Québec e Antille, con le aree di frontiera (Lorena, Savoia) lungo la "dorsale cattolica".
Schede
- Una biografia ragionata (della religiosa e, se del caso, del direttore spirituale)
- Una bibliografia critica
- La localizzazione dei testimoni (a stampa/manoscritti) e, se disponibile, il link alla copia digitalizzata
- Una descrizione linguistica, filologica e stilistica
- Indicizzazioni per nome, ordine, rete di direzione, area geografica e genere testuale per ricerche incrociate
Il tutto è consultabile online nel database e nella biblioteca ad accesso aperto.
Metodo
- L'inventario dei testimoni nelle basi digitali (Gallica, CCFR, Belgica, Canadiana, ecc.) e negli archivi pubblici/privati
- La ricostruzione di testi spesso tagliati, ritoccati, inseriti in volumi agiografici ("composizioni plurali")
- L'analisi delle strutture e dell'enunciazione (narratologia, stilistica)
- Un raggruppamento per ordini (orsoline, carmelitane, visitandine, annunziate, benedettine...), per direttore spirituale e per monastero, per far emergere dinamiche e reti
Per chi, per che cosa?
Ricerca
Una miniera per storia letteraria, religiosa e sociale, filosofia morale, storia del diritto e della medicina. L'emersione di centinaia di autrici riconfigura il canone in una prospettiva di genere.
Didattica
Integrazione nei corsi universitari; iniziative verso la scuola secondaria.
Patrimonio
Il repertorio agisce come strumento di salvaguardia (ricognizione, digitalizzazione, descrizione di pezzi a rischio), con mostre in partenariato con le comunità religiose.
Finanziamento
Questo progetto è finanziato dall'Unione Europea attraverso il programma Next Generation EU - PRIN 2022.